Le emozioni sono come l’acqua di un ruscello che scorre verso valle.

Se mettessimo un grosso sasso nel letto del fiume, certamente ne devieremmo il flusso, ma senza riuscire a fermarlo.

L’acqua scorrerebbe seguendo nuovi percorsi, senza essere, tuttavia, contenuta dai suoi argini e con il rischio di straripare ad ogni temporale.

Quando ignoriamo o neghiamo le nostre emozioni, accartocciandole e spingendole nel nostro profondo, stiamo di fatti impedendo il loro naturale fluire.

Le emozioni, così come fa l’acqua, troveranno altri canali per emergere, e anch’esse saranno impetuose e imprevedibili.

Dott. Antonio Schiavone